autart
autonomia autoformazione artivismo
Brera si mobilita

Gli studenti hanno deciso di presidiare l’Accademia di Belle Arti di Brera garantendo comunque il regolare svolgimento dell’attività didattica e la funzionalità degli altri Enti presenti all’interno di Palazzo Brera.

http://milano.corriere.it/gallery/milano/12-2010/brera/1/occupazione-brera_3c6271c2-fd58-11df-a940-00144f02aabc.shtml#7

Con questa azione gli studenti dichiarano la loro totale opposizione al decreto Gelmini che costituisce un definitivo strumento di annientamento di ogni possibilità di sviluppo culturale aggravando ulteriormente l’insostenibile situazione di precarietà e disagio che caratterizza da anni l’ambiente della Formazione Artistica e Universitaria.
In questo scenario c’è da prendere in considerazione cosa ha significato per le Accademie il processo di Bologna. Quel vertice ha visto la stesura della legge 21 dicembre 1999, n. 508 che prevedeva la trasformazione delle Accademie e dei Conservatori in Istituzioni di Alta Formazione Artistica e Musicale. Le disposizioni in essa contenute erano norme di principio, la cui attuazione era rimessa ad uno più regolamenti, da adottarsi da parte del Ministero dell’Istruzione, dell’Università entro e non oltre il 31 Dicembre del 2007. Parte di questi regolamenti sono stati stilati e firmati in fretta e furia il 27 dicembre del 2007 quando da mesi le Accademie avevano avviato una mobilitazione nazionale contro molti punti di questa legge. L’attuazione è stata parziale e assolutamente confusionaria gettando gli studenti in un limbo istituzionale che continua ancora adesso.
Questo disagio che si protrae da molti anni ha visto la nostra situazione peggiorare progressivamente fino a confrontarsi, in questi anni, con la crisi economica. Le mobilitazioni che vedono protagonisti in questi giorni gli studenti di tutta Italia non riguardano esclusivamente l’attuazione di un Disegno di Legge ma una situazione di crisi generale che sembra avere come soluzione, esclusivamente nella nostra nazione, i tagli alla Cultura e all’Istruzione.
La protesta, dunque, si pone l’obiettivo di rivendicare la totale comparazione dei Diplomi Accademici alle Lauree universitarie, il riconoscimento legale dei corsi biennali specializzanti, l’attivazione dei dottorati, l’approvazione delle tabelle comparative per la classe di Laurea con la conseguente possibilità di accesso ai concorsi pubblici, l’assunzione dei professori di seconda fascia, l’inserimento delle Istituzioni Artistiche all’interno del comparto universitario ed una didattica costruita per garantire una ricerca autonoma da parte degli studenti. Vogliamo che gli studenti siano corpo, sangue, desideri e intelligenza attiva nella didattica. Vogliamo la possibilità di un sapere e una ricerca libera.

2 Dicembre 2010- Assemblea generale h.10.00 Aula 10

Gli studenti di Brera.